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Dinamiche Presenze

Eleonora Meregalli

Eleonora Meregalli e Fiammetta Cavalleri | Events&Art sono lieti di presentare la mostra “Dinamiche Presenze”, dopo il grande successo ottenuto durante la sua inaugurazione in maggio presso Bagus Bistrot a Milano. Un percorso di quattordici fotografie che sviluppa come tema principale il movimento del corpo, un movimento studiato dalla lente attenta della macchina fotografica, filtrato dalla fantasia dello sguardo artistico, e ritratto nella sua “immobilità”.

“Dinamiche presenze” ci propone un viaggio attraverso il corpo che si muove, che occupa uno spazio, che lascia una traccia.

La mostra presenta tre diversi soggetti, e si articola in quattordici opere fotografiche di differenti misure, eseguite dall’artista tra il 2010 e il 2013 e prodotte in un’edizione di tre esemplari per formato.

Valorizzate da un allestimento che esalta semplicità e leggerezza progettato e realizzato da Fiammetta Cavalleri | Events&Art, troviamo sette immagini che ritraggono giovani ballerine intente a danzare. Volteggiano nell’aria senza peso mentre si flettono e si riflettono in un movimento che non ha mai fine.

Altre sei fotografie ritraggono l’artista che gioca con il proprio corpo e cristallizza nel tempo la scia dei propri movimenti. Eleonora ferma la macchina fotografica, sceglie l’inquadratura, studia tutti i dettagli, e poi si muove. Ritrae se stessa in una posa casuale, in un punto imprecisato del suo orizzonte spaziale. Con le ombre di ciò che le si muove intorno a farle da cornice.

E per ultima “l’altalena”, una sola immagine a sintetizzare i due studi precedenti. Esili figure vestite di bianco giocano su un prato che immaginiamo di un intenso verde vivo. Possiamo quasi sentire le loro voci, allegre, lontane, confuse le une sulle altre. I loro movimenti sono “fermi” negli anni e nello spazio, li vediamo, ma non ci “sono”, ci sembrano bambini di ieri. Custodi dei nostri ricordi, e delle nostre nostalgie. Immagine immutata e immutabile di un tempo senza tempo che ci rammenta, sul filo di una musica lontana, che è sempre un’assenza la causa di tutto.