Fiammetta Cavalleri | Events&Art e Fineco Bank in collaborazione con Vera Agosti presentano per la prima volta in Italia I WANT TO TELL YOU di Matteo Merla
Già ospitata a Londra durante i giochi olimpici del 2012, I WANT TO TELL YOU propone un viaggio interiore alla scoperta dell’uomo, dove l’elemento fondamentale è il dialogo. 250 volti osservano incombenti lo spettatore all’interno di una stanza vuota. I visitatori possono lasciarsi coinvolgere ed emozionare da questa multiforme umanità ed interagire con essa, sostituendo al disegno la parola, ovvero cambiando un volto con la traccia di ciò che esso ha suscitato in loro (a fronte di un piccolo contributo che verrà devoluto in beneficenza). Così l’installazione nel trascorrere dei giorni muta, diventa povera di immagini, ma densa di frasi, vive delle sensazioni che ha trasmesso agli intervenuti, si carica delle voci taciute dei passanti, non è più espressione solo dell’artista, ma raccoglie i pensieri di chiunque abbia voluto fermarsi ad osservarla. Dà spazio ed eleva ad opera d’arte le emozioni di un pubblico che diventa in prima persona l’autore stesso.
Come infatti spiega Matteo, l’arte per lui è in prima istanza comunicazione ed interazione. “Vedo l’atto di dipingere come una sorta di diario personale, dove posso essere me stesso. A volte, mentre osservo alcuni miei vecchi lavori, posso sentire le emozioni che provavo al tempo. Ma come possono le altre persone trarre un piacere da questo processo creativo? Oggi sento il desiderio di riscoprire un concetto di arte intesa come intervento reale e concreto, che può aiutare le persone in molti modi. Per questa ragione credo che l’artista oggi non possa accontentarsi di produrre dipinti e sculture solo per seguire la sua ispirazione, ma debba interagire con il mondo reale, collaborando con organizzazioni umanitarie e sociali. Secondo me questi due approcci devono procedere parallelamente. Da un lato, comprendere il valore del mio lavoro di artista grazie al suo potenziale di aiuto del prossimo (da qui la mia passione per il lavoro di volontariato). Dall’altro, comprendere che il mio lavoro è fondamentale per aiutare non solo gli altri, ma anche me stesso.”
Con Matteo l’opera artistica non è più mera contemplazione estetica, bensì scende in campo, diventa arte “applicata” alla vita, è una cura per il mondo reale. Da qui la scelta di associare la presentazione di I WANT TO TELL YOU ad una raccolta fondi a scopo benefico. L’installazione verrà accompagnata da una mostra di dipinti e sculture dell’artista